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Relazione finale e documentazione fotografica dell'intervento di restauro

Relazione finale e documentazione fotografica dell’intervento di restauro conservativo ed estetico eseguito sulla scultura in legno policromo (manichino) raffigurante Madonna Addolorata, Sec. XVIII, Chiesa di Maria Santissima Della Libera in San Vitaliano (NA). L’opera è stata realizzata con materiali come legno, stoppa, ferro e seta. La base sulla quale si appoggia non era coeva alla statua. La statua si presentava in un buono stato di conservazione, ma era stata completamente ridipinta con colori a smalto e anche la base era stata ridipinta con vernice. Gli occhi sono in vetro e c’erano numerosi tarli a causa di attacchi da insetti xilofagi. Durante la pulitura sono stati rimossi gli strati di smalto per far emergere i toni originali policromi sulla statua. La conservazione dell’incarnato era buona in molte zone, soprattutto sul volto. Le braccia e le mani sono state smontate e vi erano brandelli di tela per sostenere le mani. C’erano elementi in ferro ammalorati inseriti nella statua e il legno era gravemente danneggiato a causa degli insetti xilofagi. Durante la pulitura sono state rimosse la paglia e la stoffa e sono emerse le stuccature mal eseguite nei precedenti interventi di restauro. I piedi erano in un pessimo stato di conservazione e le stuccature non coeve sono state rimosse e ripristinate.
Queste le misure della scultura: Madonna Addolorata: 170 cm
Base: 50 cm x 70 cm x 12 cm

Fasi dell'intervento di restauro

  1. Spolvero dell’opera consistente nell’asportazione di polvere leggera, mediante spolvero meccanico con pennelli in setola di martora.
  2. Saggi stratigrafici di pulitura in numero di 10 (dieci) di 10 cm x 10 cm. Totale 10 (dieci) saggi effettuati
    sulla scultura in legno policromo completamente ridipinta con colori a vernice e pulitura della base.
  3. Pulitura della superficie pittorica consistente nell’asportazione di polvere indurita, materie grasse,
    depositi organici e colori a vernice, facendo uso di solventi idonei tipo soluzioni con chetoni e ammine
    al 2% con batuffoli di ovatta e laddove necessitava, rimozione con mezzi meccanici tipo bisturi.
  4. Rimozione di tutte le stuccature non idonee con mezzi meccanici tipo bisturi e piccoli scalpelli.
  5. Disinfestazione del supporto mediante applicazione di biocida per la prevenzione e il trattamento da attacchi di insetti xilofagi. La disinfestazione e il trattamento del legno per la prevenzione e l’eliminazione di attacchi di microrganismi e organismi biodeteriogeni è stata effettuata con applicazione a pennello di Per-xil, biocida per la disinfezione di attacchi di microrganismi; è stato poi effettuato un trattamento preventivo a iniezione per la disinfestazione di insetti xilofagi sempre con Per-xil. Tale operazione è stata ripetuta per tre volte, lasciando la scultura sigillata per 21 giorni.
  6. Si è provveduto al consolidamento strutturale per infiltrazioni con siringa di adesivi sintetici ed al posizionamento di perni in legno nelle zone fortemente ammalorate.
  7. Stuccatura effettuata con gesso di Bologna e colla di coniglio ed ove necessario con l’applicazione di Araldite SV 427. Si è proceduto poi con la levigazione delle zone micro stuccate ed è stata eseguita la ricostruzione delle zone mancanti con inserti in legno ove necessario.
  8. Trattamento degli elementi in ferro con convertitore applicato a pennello.
  9. Verniciatura dell’opera con vernice satinata applicata a spruzzo.
  10. Reintegrazione pittorica consistente nel trattamento della riduzione delle interferenze visive delle lacune col metodo mimetico (metodo romano), eseguita con pigmenti reversibili. Integrazione
    cromatica delle zone da reintegrare, secondo le indicazioni della D. L. e dell’Alta Sorveglianza.
    Integrazione della base, del cinturone e della fascia tra i capelli con applicazione di foglia d’argento a mistura, secondo le indicazioni della D.L. e dell’Alta Sorveglianza.
  11. Protezione finale su tutta la superficie con cera microcristallina, levigazione della cera microcristallina tramite panno di lana.
  12. Documentazione fotografica, mediante la realizzazione di files fotografici delle varie fasi dell’intervento (prima, durante e dopo il restauro).

Pulitura

Disinfestazione e Consolidamento struttura

Stuccatura

Ritocco Pittorico

Rilievo dell’opera prima del restauro

Rilievo dell’opera dopo il restauro

Alfart s.a.s. 
Conservazione e Restauro
di Foglia Maria

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